Giovedì, 14 Marzo 2024 22:24

ALFA ROMEO 75 V6 3.0 - IL POTENTE CANTO DEL V6

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L’Alfa Romeo 75 è considerata dai più come l’ultima “vera Alfa Romeo”, con il tradizionale schema tecnico. Supersprint ha realizzato scarichi speciali per tutte le versioni in gamma di questo modello. - Tra le versioni più amate e richieste da appassionati e collezionisti spicca la 75 V6 3.0 America, che riveste anche il ruolo di top della gamma, grazie al perfetto abbinamento tra le indubbie doti telaistiche e la potenza, oltre che musicalità, del celebre V6 “Busso”. - I tecnici mantovani hanno massimizzato sia le performance del V6 del Biscione, soprattutto ai regimi intermedi per ottimizzare le doti di erogazione e fruibilità del motore, sia l’incomparabile sound. - Sono passati poco meno di 40 anni da quando è stato introdotto lo scarico speciale completo Supersprint per l’Alfa Romeo 75 V6 3.0 America, che ha riscosso da subito un immediato successo di vendite, e rimane tra i più richiesti. - Sul mercato nazionale i prodotti Supersprint sono distribuiti in esclusiva da RPM Racing Parts di Lainate. Dai cultori del marchio e appassionati l’Alfa Romeo 75 è considerata l’ultima “vera berlina Alfa Romeo”, con quelle caratteristiche di brillantezza e guidabilità associate ai motori del Biscione. Un abbinamento elevato al massimo nella versione top di gamma: la 75 V6 3.0 America, dove le doti eccelse universalmente riconosciute al mitico V6 di 60 gradi progettato da Giuseppe Busso, soprattutto nella versione portata a 3.0 litri da oltre 180 CV, vengono esaltate dalle qualità telaistiche e dal minore peso della 75. Caratteristiche che ne hanno fatto immediatamente una instant classic. Tuttavia, appena arrivata nell’officina del Centro Esperienze Supersprint la prima 75 V6 3.0, agli occhi attenti ed esperti dei tecnici mantovani è apparso subito chiaro che nella conformazione originale l’impianto di scarico non risultava certamente ideale per sfruttare le doti del V6 3.0, sia a livello di performance sia come sound. E questo era davvero un “peccato mortale” date le potenzialità prestazionali e “musicali” di questo motore, che anche a parere degli appassionati appariva decisamente “imbavagliato”. Mentre a condizionare negativamente le prestazioni contribuivano in larga parte i collettori in ghisa, suscettibili di ampio spazio di miglioramento, oltre ai tubi e la tipologia dei silenziatori. Contrariamente a quanto fatto dalla concorrenza, intervenuta perlopiù solamente sulle parti silenziate dello scarico migliorando parzialmente sound ed estetica, come d’abitudine i tecnici Supersprint hanno scelto un approccio globale, progettando da zero un impianto di scarico completamente nuovo e affrontando lunghe sedute di verifica e sviluppo in sala prova. Metodologia tradizionalmente utilizzata per ottenere il risultato migliore. Infatti, per prima cosa i tecnici Supersprint si sono concentrati sull’area considerata più penalizzante: i collettori appunto. Un’area particolarmente restrittiva e complessa per gli interventi ma, proprio per questo, suscettibile di maggiori miglioramenti. Il layout dello scarico di serie è stato sensibilmente variato, a partire proprio dallo schema a tubi singoli dei collettori: di lunghezza il più possibile uniforme tra i vari cilindri, di diametro maggiore e con specifiche flange di accoppiamento alla testata. Oltre ai collettori tubolari, per la motorizzazione senza catalizzatore, lo scarico speciale Supersprint, interamente in acciaio inox 304, è stato completato con i tubi di diametro maggiore ed i silenziatori centrale e posteriore, realizzati secondo le tradizionali specifiche dell’azienda mantovana. A differenza dei silenziatori originali, con paratie interne che rallentano pesantemente la fuoriuscita dei gas, il disegno interno di quelli Supersprint è studiato in modo tale da consentire un flusso più diretto possibile dei gas di scarico, così da ottenere un abbattimento della “contropressione” allo scarico ed un comfort di marcia, specialmente ai regimi medio-bassi, privo di risonanze fastidiose. Il tubo interno forato è rivestito con un primo strato fonoassorbente di lana di acciaio 304, mentre un secondo strato più esterno di lana di basalto (definita “lana di roccia”) riempie il corpo del silenziatore. Uno schema che, unitamente all'ottimale dimensionamento delle tubazioni e del volume complessivo del corpo silenziatore, è studiato per ottimizzare le prestazioni e il sound dell’impianto. Inoltre, grazie alla elevata qualità e resistenza dell’acciaio inox 304, l’involucro del silenziatore può essere realizzato con uno spessore inferiore della lamiera, a tutto vantaggio del peso. Infine, va sottolineato che gli impianti di scarico Supersprint possono vantare la certificazione di storicità. Un lavoro certosino, che ha consentito un sensibile incremento della potenza massima ma soprattutto dell’erogazione della coppia ai bassi e medi regimi, così da massimizzare le doti del motore V6 3.0 litri del Biscione garantendo una buona fruibilità che si traduce in divertimento nella guida. Il tutto magistralmente accompagnato da un sound che grazie alla nuova “accordatura” conferisce una tonalità ancora più potente ma priva di fastidiose risonanze in abitacolo, regalando autentico piacere!

Fonte e foto Eugenio Mosca

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