L'ultima trasferta dell'Italian F.4 Championship si è conclusa domenica scorsa a Vallelunga: sulla pista romana Davide Larini ha terminato la stagione con tre corse in cui ha dato segnali di raggiunta concretezza, soprattutto senza gli alti e bassi che avevano caratterizzato alcune sue precedenti corse. Al volante della vettura della PHM Racing, squadra che ha concluso quarta nella classifica dei team del campionato italiano, il pilota di Lido di Camaiore ha terminato 18°, 15° e 16° le tre gare del fine settimana. Ogni volta era partito da una scomodissima ventunesima posizione su una griglia formata da oltre trenta agguerriti giovanissimi. Se Larini non è riuscito a entrare nella "Top10" durante questa stagione di debutto, il suo bilancio di fine anno lo vede 18° tra i "rookie", gli esordienti, con 15 punti. Un esito per cui va messo in conto che ha sommato 6 risultati in meno sulle 22 corse disputate: perché la gara in Francia non faceva parte del suo calendario e a giugno ha anche saltato le corse di Monza dopo due uscite nella giornata di qualifica. Il 2023 della Formula 4 italiana ha dimostrato a questa promessa, figlio dell'ex-driver di F.1 Nicola, e a tutti quelli che sono impegnati con queste monoposto in pista o ai box che l'esperienza è fattore-chiave del successo nella serie addestrativa più difficile d'Europa: a vincere in modo convincente è stato infatti il polacco Kacper Sztuka, tra i pochissimi al via con tre annate di gare alle spalle. In quest'annata di formazione che non ha fatto regali al toscano (lo scorso fine settimana è stato il suo ultimo in gara da quindicenne, prima del compleanno di ieri), proprio le corse a Vallelunga sono state una vera opportunità di crescita sportiva. Sabato e domenica Larini ha affrontato pista e avversari con la sensazione del pieno sostegno non solo dei suoi primi tifosi, ovviamente i genitori, ma anche della squadra berlinese. A sostenere e corroborare questa tranquillità c'è stato un fattore oggettivo: a Roma le tre corse sono state ad alto ritmo ma fluide e prive di interruzioni, cosa rarissima nelle gare spesso caotiche della F.4 italiana. Potendo finalmente accumulare giri con continuità, Larini ha fatto venire a galla una concentrazione che gli ha permesso di migliorarsi continuamente fino alla bandiera a scacchi. Un crescendo nel quale in entrambe le corse della domenica ha anche effettuato il suo miglior crono proprio sul traguardo, per non cedere alle rimonte degli avversari. L'importanza dei chilometri percorsi e soprattutto dell'esperienza ad alto livello vissuta nell'ultima parte della stagione, sono la principale lezione del 2023 per il neo-sedicenne, che a Vallelunga ha anche toccato con mano quanto il morale conti in questo sport. Infatti domenica mattina negli ultimissimi giri della gara si è trovato a lottare vicino e a girare anche più velocemente del britannico Arvid Lindblad, primo degli esordienti quest'anno ma battuto per il titolo assoluto dal più maturo Sztuka e quindi al via dell'ultima corsa già con lo stato d'animo di chi cerca lo spogliatoio.