di una gara veloce ed efficace, condotta costantemente su ritmi altissimi, combattuta fino all’ultima curva e che li ha visti occupare nelle prime fasi anche la seconda posizione assoluta. Il riepilogo dei parziali annota ben cinque secondi posti su dieci prove speciali con una vittoria mancata per un solo decimo nel crono d’apertura e per soli sei decimi in quello conclusivo. In mezzo ottimi tempi, sempre in costante e netto miglioramento, a conferma di un feeling perfetto col pacchetto auto-gomme-fondo. Degni di nota soprattutto i responsi cronometrici siglati su tutti e tre i passaggi sulla prova più lunga, Rocca di Cave, dove l’accoppiata Casarano Rally Team ha sempre piazzato il secondo miglior tempo assolutocon un contenuto distacco dal vincitore Minchella, in gara con una vettura WRC. Sul primo transito pesa però lo spegnimento della macchina in fase di partenza che gli ha fatto perdere secondi preziosi.Alla fine dunque è arrivato un risultato più che positivo che acquisisce ulteriore valore in considerazione del fatto che prima di affrontare gli asfalti capitolini, D’Alto e Liburdi avevano preso confidenza con la Skoda Fabia R5 soltanto in occasione del Rally di Pico di tre settimane fa. Una seconda volta quindi molto redditizia e valsa un importante balzosia nella classifica assoluta della Coppa Italia che li vede ora salire dal decimo al quinto posto, che nella graduatoria che accorpa le categorie S2000, R5 e R4 dove recuperano due posizioni guadagnando il terzo gradino del podio provvisorio. Ora sono pronti a lottare per migliorare la classifica nell’appuntamento che tra meno di un mese in provincia di Foggia con il Rally Porta del Gargano chiuderà i battenti della Coppa Italia Terza Zona.Il commento di Gianluca D’Alto: “È senza dubbio un gran bel risultato. L’inizio con questa nuova vettura è stato un po’ complicato, il Rally di Pico ci è servito per prepararci bene e per scoprire segreti e qualità della macchina anche se in avvio abbiamo fatto un po’ di fatica nell’interpretarla in maniera corretta, ma non abbiamo mai mollato. Qui a Roma i rivali erano decisamente più competitivi e siamo partiti subito bene, con un crescendo di prestazioni. Purtroppo la limitazione nel numero dei pneumatici e nella scelta della mescola ha un po’ condizionato il nostro rendimento sulle speciali più brevi, ma i distacchi spesso inferiori ai cinque secondi dal vertice ci hanno dato ottimi spunti in ottica futura ma sono li anche a dimostrare l’impegno profuso da tutti. Ora guardiamo avanti, a Foggia, l’obiettivo è fare del nostro meglio per migliorare le classifiche anche se la matematica ci lascia pochissimo margine”.