anche Pegoraro in Gara 2 è finito nella tagliola dei Commissari Sportivi per la stessa infrazione, costatagli il podio. GARA 1: Al via, Stefano Pasotti scatta perfettamente dalla prima fila e sorprende il poleman Pegoraro all’uscita della prima curva, con il ternano costretto ad accodarsi al giovane bresciano e, contemporaneamente, a rintuzzare in subito aggressivo Franco Nespoli. Lo svizzero, intenzionato a portarsi al comando, tenta subito un doppio sorpasso al tornantino ma senza riuscire nell’intento, conquistando comunque la seconda piazza ai danni della vettura di punta dell’Aggressive Team Italia. Alle spalle del trio di testa, è Pierluigi Veronesi a distinguersi e a portarsi proprio a ridosso del podio virtuale riuscendo a sopravanzare Pegoraro al termine del primo giro. A centro gruppo, Riccardi finisce in testacoda all’uscita dell’ultima curva e precipita in decima piazza. Il primo colpo di scena nelle posizioni di vertice lo regala però Nespoli: l’elvetico, dopo aver sorpassato con una manovra perfetta Pasotti all’inizio della seconda tornata, va in testacoda pochi metri dopo al tornantino perdendo due posizioni. Al quarto passaggio Veronesi, al volante della Elise Cup PB-R preparata perfettamente dalla Siliprandi Racing, è attaccato agli scarichi di Pasotti e inizia a studiare il pilota della LG Motorsport, non mettendoci molto a sferrare l’attacco vincente che gli vale la prima piazza; più indietro, Utzieri fa valere la sua esperienza e si porta in sesta posizione mentre Riccardi, anch’egli particolarmente a suo agio sul bagnato grazie ai trascorsi rallistici, mette nel mirino Filippo Manassero. Baiguera, saldamente al quinto posto, dimostra già un bel feeling con la GT di Hethel, cosa che evidentemente non ha trovato Manassero con la pioggia: il torinese di casa Essecorse è infatti costretto a cedere la posizione prima a Utzieri e poi a Riccardi; quest’ultimo è scatenato e ha la meglio anche sul monegasco, portandosi alla caccia di Stratta. A metà gara, Veronesi incrementa il suo vantaggio mentre la pioggia cade sempre più copiosa sul circuito rodigino mettendo in difficoltà i piloti, tra cui Pasotti che vede sfumare la seconda piazza a favore di Pegoraro per una perdita di controllo della sua Elise; problemi anche per Nespoli che si gira nuovamente impattando con il retrotreno della vettura, senza però perdere la posizione. Al nono giro la Direzione Gara è costretta a congelare la gara con la Safety Car a causa della pista letteralmente allagata, condizione davvero pericolosa che decreta la fine anticipata delle ostilità. Sotto la bandiera a scacchi è quindi Veronesi a transitare per primo seguito da Pegoraro, Pasotti, Nespoli, Baiguera, Stratta, Enrico Riccardi (vincitore sia della classifica Pirelli Cup che della graduatoria Over 50), Utzieri, Manassero, Flaccadori, Zerbi e Paolo Ferraresi. GARA 2: Al semaforo verde Pasotti è lesto a portarsi nella traiettoria favorevole mantenendo il comando delle operazioni mentre alle sue spalle Pegoraro entra con troppa veemenza all’interno dello spiraglio lasciato aperto da Nespoli, con il risultato che i due si toccano e ad avere la peggio è lo svizzero che finisce in testacoda; nella ripartenza, la foga gioca un brutto scherzo al portacolori della Cipriani Motorsport che perde il controllo della vettura e sbatte col retrotreno nel guardrail, mettendo così fine alla propria gara. Nonostante il vento gelido, gli animi sono surriscaldati anche a centro gruppo con Guerra che tocca Utzieri, bravo a mantenere il controllo della sua Elise senza cedere la posizione. Al termine del primo passaggio Pasotti guida il gruppo davanti a Pegoraro, Veronesi, Baiguera e Riccardi. Il ternano dell’Aggressive Team Italia non perde tempo e al quarto giro sferra l’attacco a Pasotti, conquistando la leadership; Ferraresi si ritira mentre il compagno di squadra Liberatore accusa delle noie di natura elettronica che lo costringono ad una sosta non prevista ai box, vanificando il bel sorpasso compiuto su Utzieri poche curve prima. Pasotti sembra non trovare il ritmo giusto e di questo ne approfitta Veronesi che si sbarazza del bresciano e si porta alla caccia di Pegoraro; allo stesso modo, Riccardi sorprende Baiguera con un bell’attacco fintato alla prima curva, guadagnando così una posizione. Al nono giro Stratta fa tutto da solo finendo in testacoda al tornantino, mentre Pegoraro rientra per scontare il Drive-Through inflittogli dalla Direzione Gara per la toccata su Nespoli del primo giro, una penalità che gli costa il podio facendolo scivolare quarto. All’undicesimo passaggio Guerra ha la meglio su Utzieri mentre il top driver dell’Aggressive Team Italia mette nel mirino il portacolori di Elitcar, Enrico Riccardi, che prova a resistere al pilota umbro qualche giro per poi soccombere a poche curve dalla bandiera a scacchi. Se sul traguardo a transitare per primo è Pierluigi Veronesi, per il driver della Siliprandi Racing la doccia fredda arriva appena sceso dalla vettura, con la Direzione Gara che lo escludeva per non aver scontato un Drive-Through dovuto al ripetuto oltrepassamento dei limiti della pista; anche Pegoraro riceve 25” secondi di penalità, che lo privano della Top 3 assoluta. A salire così sul podio sono Stefano Pasotti quale vincitore, seguito da un ottimo Enrico Riccardi (che fa sua anche la vittoria in Pirelli Cup e Over 50) e il giovane Andrea Baiguera. A seguire chiudono Pegoraro, Stratta, Guastamacchia, Manassero, Guerra, Utzieri e Liberatore. Con questo risultato, Pasotti esce da Adria a testa alta con il primo posto provvisorio in classifica grazie ai suoi 41 punti, sette in più di Pegoraro e dodici più di Riccardi. Prossimo appuntamento per la Lotus Cup Italia nel week end del 7-8 Maggio al Misano World Circuit.