Nel weekend conclusivo dell’International GT Open 2021, corso sul Circuito di Barcellona, Michele non ha fallito l’obiettivo e si è laureato Campione. Dopo il titolo della European Le Mans Series 2020 (su Porsche 911 GTE) ed il Campionato Italiano GT 2017 (su Lamborghini Huracan GT3), questa è la terza affermazione di Michele in un campionato di rilievo internazionale riservato alle vetture GT. Sin dalle prime qualifiche Michele ed il suo compagno, Frederik Schandorff, hanno tarato le loro prestazioni in ottica campionato. L’obiettivo era chiudere i giochi prima possibile e così è stato. La Lamborghini Huracan GT3 #63 è rimasta nelle prime posizioni per tutta la prima fase di Gara-1, perdendo terreno soltanto nella sosta, a seguito della penalizzazione spettante a chi sale sul podio nelle gare precedenti. La possibile rimonta di Michele, nella seconda parte di gara, è stata fermata soltanto da una Safety car che ha neutralizzato buona parte della fase conclusiva della corsa. Questo non ha impedito a Mike ed al suo compagno di conquistare i punti necessari, con il sesto posto, per aggiudicarsi il titolo. In Gara-2, oramai libero da vincoli di classifica, Michele ha compiuto una splendida rimonta dalla sesta fila ed ha tagliato il traguardo al terzo posto. Per Michele, Frederik Schandorff e tutto il Vincenzo Sospiri Racing, questo è stato un magnifico modo per festeggiare una stagione trionfale.

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Con la vittoria del settimo ed ultimo round tricolore, la terza nel rally lariano, il pilota friulano e il navigatore bresciano sono i nuovi Campioni d'Italia WRC. Piazza d'onore amara per Carella-De Guio (Skoda Fabia R5), sconfitti nella sfida scudetto, secondi nel rally a 6.1'' ed in campionato. Completano il podio Testa-Inglesi (Skoda) a 18.8''.

Con il successo nel 40° Trofeo ACI Como, ultima gara stagionale, Luca Rossetti e Manuel Fenoli trionfano nel Campionato Italiano WRC 2021. Sono loro i nuovi campioni d’Italia grazie al colpo di reni sull’asfalto lariano della gara organizzata dall’Automobile Club Como. Con questo titolo aggiunto al suo parlmares, il driver di Pordenone si conferma nel gotha del rallismo italiano e completa la bacheca già ricca di tre titoli nell’Europeo Rally, quello nel CIR e nel Trofeo Terra. Con questa, sono tre partecipazioni e tre vittorie per Rossetti a Como.

Di fatto il rally è stato indirizzato subito dalle prove speciali, in notturna, della prima tappa di venerdì sera. Un doppio passaggio sulla “Sormano-Zelbio-Nesso” che ha messo fuori causa per primi Luca Pedersoli ed Anna Tomasi. Al primo crono, i due più vincenti del CIWRC 2021, con tre successi all’attivo, sono incappati in un incidente che li ha visti uscire illesi ma ha distrutto l’anteriore della loro Citroen DS3 WRC dopo 3 chilometri di corsa. Al crono successivo è arrivato l’altro episodio decisivo quando Andrea Carella ed Elia De Guio, arrivati da leader di campionato, hanno urato una rotoballa con la loro Skoda Fabia R5 e perso 14’’ da Rossetti, che intanto vinceva la prova speciale. Al sabato Carella ha quindi provato a riaprire la gara, ha recuperato 10’’ al primo giro sulle prove “Alpe Grande” (8 km) e “Val Cavargna” (21 km) e ha chiuso all’intervallo ad appena 4.4’’ dal rivale. Poi già al rientro sulle prove per il giro finale Rossetti ha smesso di gestire ed ha allungato fino a 7.8’’ il vantaggio in vista dell’ultima speciale. A nulla è servito l’ultimo scratch di Carella e De Guio, che si sono piazzati al traguardo al secondo posto assoluto con un distacco complessivo di 6.1’’, secondi anche nella classifica finale del Campionato Italiano WRC.

Il podio assoluto è stato completato dal molisano Giuseppe Testa ed Emanuele Inglesi, anche loro su Skoda Fabia R5. Il molisano era all’esordio sulle strade lariane ma non ha sofferto la poca conoscenza delle strade. Anzi, si è tenuto sempre in scia dei migliori e ha conquistato la vittoria della gara per la Logistica Uno - Michelin Rally Cup oltre al Raggruppamento R5 per la serie firmata dalla casa francese. La vittoria assoluta della Coppa è andata invece ad Alessandro Gino e Daniele Michi, Skoda Fabia R5, ottavi assoluti ma vincitori del trofeo grazie al vantaggio accumulato in classifica prima di questa gara.

Grande protagonista del rally è stato Corrado Fontana, con Nicola Arena su Hyundai i20 WRC. Il lariano campione uscente ha dominato la parte centrale della gara, che lo aveva visto al saldamente al primo posto fino all’intervallo. Poi si è fermato ad una prova dal termine dopo aver piegato un braccetto dell’anteriore destra in una toccata su “Alpe Grande”.

Fonte: ACI SPORT

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Tramonta il sole sulla stagione 2020 di Master Tricolore Prototipi e Lotus Cup Itali . Claudio Francisci si afferma come protagonista della giornata, mettendo a segno la pole per Gara-2 e vincendo entrambe le manche. Franco Nespoli conquista il titolo di campione nel monomarca dedicato alla casa di Hethel. Bottino pieno per Claudio Francisci, che si impone su Davide Amaduzzi (Emotion Motorsport) e Ranieri Randaccio in Gara-1. Il pilota romano su Lucchini BMW ha agguantato la testa della corsa con un deciso sorpasso all’esterno sul poleman Amaduzzi, a caccia del secondo posto in campionato. Randaccio precede l’americano Jeffrey Nelson, quarto classificatoFrancisci vince anche nel pomeriggio, questa volta in solitaria. Il numero 36, scattato dalla pole position, rifila 7.7s al suo diretto antagonista Ranieri Randaccio, mentre Lorenzo Capecchi (Emotion Motorsport) completa il podio. Con il round conclusivo in quel di Vallelunga c’è una variazione nella classifica finale: Davide Amaduzzi scavalca Giancarlo Pedetti (fermo a quota 80) e sale 3°. Un sabato da incorniciare per Franco Nespoli: il driver svizzero si laurea campione Lotus Cup Italia per la terza volta dopo il successo in Gara-1, manche in cui Daniel Grimaldi si ritira e Giuseppe De Virgilio deve accontentarsi del quarto posto. Rivincita per Grimaldi, invece, in Gara-2: il milanese raddrizza la giornata conquistando il successo della manche con 3.1s di vantaggio su Giacomo Giubergia. Chiude le ostilità in terza posizione il neolaureato campione Franco Nespoli, a 6.3s dalla vetta. Ritirato GiuseppeDe Virgilio.

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Pole, vittoria in Gara 1 e vittoria in Gara 2. Un weekend da assoluti protagonisti ha consegnato a Merbage Fulvio Ferri il titolo 2020 della smart e-cup, laureando il duo nuovo Campione Italiano Velocità Energie Alternative ACI Sport. Per Ferri si tratta della seconda affermazione nella smart e-cup, dopo il successo 2018, mentre per Merbag arriva il primo tricolore. Barbuscia e Marco Mosconi portano a casa la vittoria 2020 nel Trofeo Challenger, mentre Venus e Gianalberto Coldani si sono imposti tra gli Junior. "Vincere un campionato è sempre difficile, ripetersi lo è ancora di più. Soprattutto quando in pista con te ci sono avversari così veloci come lo sono stati quest'anno. Con tanti professionisti in pista è stato molto difficile affermarsi e infatti ci siamo imposti solo all'ultima gara, fino alla fine è stato tutto in discussione. E' stata un'impresa, io ho dato il 110% ma senza il supporto fondamentale di Merbag e il calore di tutti i suoi dipendenti non ci sarei mai riuscito", ha detto Ferri, che in pista ha potuto festeggiare il titolo assieme all'Amministratore Delegato di Merbag Tony Gallace, giunto sul tracciato di Misano per l'occasione. "Sono semplicemente onorato della sua visita, mi ha dato una carica incredibile e insieme abbiamo portato a casa il weekend perfetto! Spero di poter essere ancora parte della famiglia Merbag il prossimo anno, per difendere il titolo conquistato insieme”. Gara 1:La prima corsa ha visto Ferri scattare come una fionda dalla pole position, seguito come un'ombra dalla Special Car di Riccardo Azzoli. I due piloti si sono dati battaglia per tutto l'arco della gara con una miriade di sorpassi. Alla fine ad avere la meglio è stato il portacolori del team Merbag, transitato per primo sotto il traguardo, mentre Azzoli ha dovuto fare i conti con la furiosa rimonta di Savoia, terzo sul podio. L'alfiere di CityCar Bari, arrivato a Misano in testa alla classifica, dopo qualifiche difficili ha messo sul piatto tutto il suo talento sull'asfalto bagnato di Gara 1, rimontando posizioni su posizioni fino a giocarsi il secondo posto e raddrizzando così un weekend che sembrava in salita.Giuseppe De Pasqualeha portato la sua Rstar Palermo in quarta posizione, precedendo il Campione 2019 Vittorio Ghirelli, al volante della fida Mercedes-Benz Roma. Sesta piazza per Luigi Ferrara, molto convincente al rientro con la SportMediaset, mentre al settimo posto ha chiuso la E-Gino di Gianluca Carboni. Lorenzo Longo, grazie all'ottava posizione nella prima manche, ha assicurato l'ultima partenza dalla pole position dell'anno a Novelli 1934. La Venus di Piergiorgio Caprae la Comer Sud di Tomas Denis Calvagni hanno completato la Top10.13esimo sotto la bandiera a scacchi con la Barbuscia, Marco Mosconi ha badato a portare a casa punti importanti per assicurarsi il titolo Challenger, vincendo la classifica riservata, davanti alla CityCar Firenzedi Christian Pigionanti e alla Falcar di Giuseppe Marech, giunti uno in scia dell'altro. Tra gli Junior, affermazione di Gianalberto Coldani, 16esimo con la Venus.Gara 2La seconda gara ha visto Longoscattare dalla pole, ma tutti gli occhi erano puntati sulla sfida campionato tra Savoia e Ferri, divisi tra loro da appena tre punti e pronti a scattare dalla terza e quarta fila sullo schieramento. Al pronti via Longo ha preso saldamente il comando delle operazioni con la Novelli 1934, mentre è stata portentosa la partenza di Savoia, che si è fiondato dalla quinta alla seconda posizione in poche curve. Il pilota della CityCar Bari è arrivato presto in coda al rivale della Novelli, ha provato l'affondo per la prima posizione ma è stato tradito dall'asfalto umido e la smart #69 è finita in testacoda. E' la fine del sogno tricolore, Savoia ha tentato un recupero disperato con una gara di cuore ma ormai era troppo tardi: il titolo è andato a Ferri, partito ottavo e spettacolare vincitore in volata su Azzoli, con appena 11 millesimi di secondo a separare la Merbagdalla Special Car. Sul terzo gradino del podio, al termine di una gara caparbia, è salito Gianluca Carboni con la E-Gino, che ha così festeggiato nel migliore dei modi la nascita, solo pochi giorni prima, del figlio Giulio. Longo ha terminato la gara al quarto posto davanti ad un ottimo Michele Spoldi, bravissimo a risalire dalla dodicesima alla quinta posizione sotto la bandiera a scacchi al volante della Crema Diesel.Sesto posto per Piergiorgio Capra, al miglior risultato stagionale con la Venus, mentre Giuseppe De Pasquale è stato costretto alla rimonta dopo un contatto nelle prime fasi e ha chiuso al settimo posto una spettacolare rimonta con la fida Rstar Palermo. Ottava posizione per Vittorio Ghirelli, rallentato negli ultimissimi metri da un problema alla sua Mercedes-Benz Roma, mentre Marco Mosconi (Barbuscia) ha festeggiato nel migliore dei modi la conquista del titolo Challenger con il nono posto assoluto e la vittoria - doppietta - di categoria, davanti alla Minimax di Antonello Casillo, che ha completato la Top10. Ottima prova anche di Gianalberto Coldani, vincitore tra gli Junior e undicesimo assoluto. Assieme a Mosconi, sono saliti sul podio Challenger anche la CityCar Firenze di Christian Pigionantie la F3 Motors di Antonio Cannavò. La classifica di CampionatoAl termine di 12 elettrizzanti round è stato Fulvio Ferri a conquistare il titolo di Campione Italiano 2020a bordo della sua Merbag. Il pilota romano ha avuto la meglio solo all'ultima gara sulla CityCar Bari di Francesco Savoia, vicecampione con quattro successi come il rivale. La lotta per il terzo posto si è chiusa con la vittoria della Special Car di Azzoli, che ha preceduto la Rstar di Giuseppe De Pasquale e la Mercedes-Benz Roma di Vittorio Ghirelli.Tra i Challenger la vittoria è andata alla Barbuscia di Marco Mosconi che, al termine di una battaglia durata un anno, ha prevalso sulla F3 Motors di Antonio Cannavò. Terza posizione a pari punti per Antonio Lavieri (Falcar) e Christian Pigionanti (CityCar Firenze), con il duo lucano che prevale per numero di secondi posti.La Venus di Gianalberto Coldani si è imposta sulla Paradiso Groupdi Riccardo Longonella classifica dedicata ai giovani talenti Junior

Foto Maurizio Rigato

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Dino Rasero, alfiere della Puresport sulla F. Dallara 311 motorizzata Volkswagen, ha vinto oggi al Misano World Circuit Marco Simoncelli il titolo del Topjet F.2000 Italian Trophy. Il suo successo è maturato grazie a due vittorie e a numerosi piazzamenti. A Misano Rasero era già campione Pro, per via dell’assenza del suo compagno di scuderia Andrea Benalli. Il protagonista della prima parte della stagione, il portacolori della Powertrain Bernardo Pellegrini,, si è piazzato secondo malgrado cinque vittorie nelle prime sei gare con la Superformula Dallara 313 VW.

In Gara 1 primo successo su F. Dallara 308 Fiat del Facondini Racing per Franco Cimarelli, a suo agio sulla pista bagnata. Scattato al comando ha accumulato un buon vantaggio compromesso da un testacoda, ma dalla terza posizione è tornato in testa. Per problemi tecnici ha dovuto invece abbandonare gara 2, vinta dal rientrante Piero Longhi, promotore della Serie, che dopo quattro anni di inattività sulle monoposto si è immediatamente riconfermato primo attore sulla F.Dallara 312 della Scuderia Twister Italia, curata dal Team One Racing.

Il titolo di classe PRO AM va al l'esperto Enrico Milani, il Trofeo di classe AM a Giorgio Berto, sebbene assente al round conclusivo.

Fonte: ACI SPORT

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Due sono i piloti che nella giornata conclusiva del Peroni Race Weekend di Misano hanno posto fine alla lotta al titolo con un round di anticipo nelle competizioni targate GPR. Walter Margelli si è laureato campione del Master Tricolore Prototipi al termine di Gara-2, mentre Paolo Valeri della Scuderia Speed Motor ha conquistato il titolo nel Trofeo 318 (2^ divisione della Coppa Italia Turismo). Nulla è deciso, invece, nella Coppa Italia Turismo e nella Lotus Cup Italia, i cui appuntamenti conclusivi avranno luogo a Vallelunga rispettivamente il 6 e il 12 dicembre. Walter Margelli (CMS Racing) festeggia la vittoria del titolo nel Master Tricolore Prototipi al termine di Gara-2, chiudendo la lotta con un round di anticipo e 44 punti di vantaggio sul suo diretto antagonista. Davide Pedetti si è aggiudicato Gara-1 approfittando di un errore deldriver bolognese sul bagnato, 2° al traguardo per 459 millesimi davanti a Giancarlo Pedetti. L’impeccabile performance di Margelli nel pomeriggio ha tuttavia posto fine alla corsa al titolo. Completano il podio Davide Pedetti e Davide Amaduzzi (Emotion Motorsport).Battaglia senza esclusione di colpi nella Coppa Italia Turismo con Gabriele Giorgi davanti atutti. In casa MM Motorsport pesano il DNF di Davide Nardilli e lo zero di Alessio Aiello dopo la penalità di 25’’ inflittagli dopo un contatto con Riccardo Romagnoli. Limita i danni invece Kevin Giacon, 3° assoluto in ripresa a seguito di un contatto con Luca Maria Attianese nel corso del primo giro. Il pilota padovano sorpassa i due compagni di squadra inclassifica ed emerge come nuovo leader per la 1^ divisione a quota 45 punti.Può sorridere anche Edoardo Barbolini, 2° assoluto e vincitore per il TCR Sequenziale dopoessere scattato dalla penultima fila. Grazie al risultato di Gara-2 il pilota di BF Motorsport siinserisce nuovamente di prepotenza nella lotta al titolo, trovandosi ora a 8 lunghezze dalla vetta. Giuseppe Cartia è prevalso invece nella seconda divisione, mentre Paolo Valeri si laurea campione del Trofeo 318 a una settimana dal rush finale del 6 dicembre a Vallelunga

Domenica da incorniciare per Franco Nespoli nella Lotus Cup Italia. Il pilota svizzero, scattato dalla terza fila, si impone in una combattuta Gara-2. Venticinque minuti di pura adrenalina tra sorpassi e colpi di scena. Uno di questi è stato l’entrata della Safety Car per rimuovere la vettura di Fabio Radice, contro le barriere al termine del 4° giro. La neutralizzazione della corsa ha portato a una lotta tripartita per la prima posizione tra Nespoli, Grimaldi e De Virgilio, i quali hanno tagliato il traguardo nello stesso ordine. Nespoli incrementa la propria leadership portandosi a 193 punti. Grimaldi, grazie alle 5 posizioni recuperate in gara, balza 3° in campionato a -33 dal leader, mentre resta secondo De Virgilio con 165 punti. Marco Pulcini domina Gara-2 della Coppa Italia GT, la cui stagione è tramontata proprio nella giornata di oggi. L’alfiere di Pellin Racing chiude la manche davanti a Joao Vilela Barbosa (AF Corse), Silvio Galante (Superchallenge) e Luca Magnoni (Nova Race). Claudio Formenti si ritira invece a causa di un problema tecnico.Misano è stato inoltre teatro del round conclusivo della Formula X Italian Series, in cui Marco Minelli conclude la stagione da campione nella FX Open, mentre Federico Albanese ha trionfato nella cateogoria FX2. Archiviata anche la stagione della Smart EQ Fortwo e-Cup al circuito intitolato a Marco Simoncelli: Fulvio Ferri del team Merbag è il nuovo campione 2020.

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Simone Iaquinta si laurea campione 2020 della Porsche Carrera Cup Italia a Monza nella domenica in cui Aldo Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) si aggiudica la finale gara 2 nell'ultimo, palpitante round stagionale del monomarca tricolore. Una corsa che ha vissuto un ulteriore concentrato di emozioni dopo i colpi di scena già visti sabato in gara 1 e che sembravano aver compromesso le speranze di titolo dello stesso Iaquinta, vittima di una foratura. Il campione in carica di Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano, però, non si è arreso e in gara 2 ha rimontato da 16esimo in griglia a secondo a suon di sorpassi e giri veloci. Il pilota calabrese ha così conlcuso sul podio alle spalle di Festante ma davanti a David Fumanelli (Team Q8 Hi Perform), vincitore sabato e stavolta terzo sul traguardo dell'Autodromo Nazionale quando era diventato unico rivale di Iaquinta per il campionato dopo che Gianmarco Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia) era stato costretto al ritiro per un problema al semiasse al giro 4. Con lo sfortunato pilota bresciano fuori gara e Fumanelli alle sue spalle, Iaquinta si è aggiudicato il secondo titolo assoluto consecutivo personale, impresa che in Carrera Cup Italia era riuscita in passato soltanto ad Alessandro Balzan. Tra i verdetti finali della stagione 2020, il fine settimana all'autodromo brianzolo ha assegnato il titolo Team alla squadra del pilota campione, Ghinzani Arco Motorsport, la compagine bergamasca diretta da Giacomo Scanzi ed Emilio Callioni. Per quanto riguarda la Michelin Cup è Bashar Mardini (Tsunami RT – Centro Porsche Verona) ad aggiudicarsi l'alloro, che diventa il suo secondo nella categoria riservata ai gentlemen drivers dopo quello messo in bacheca nel 2018. Sul fronte Scholarship Programme, invece, Aldo Festante, autore di una seconda parte di stagione da protagonista di vertice con, oltre al successo odierno, una pole position e ulteriori due podi all'attivo, si è aggiudicato la nomination per l'International Shoot Out, la sfida finale tra i più meritevoli giovani piloti provenienti dalle varie Carrera Cup nazionali con in palio la possibilità di diventare pilota Junior ufficiale di Porsche Motorsport. Presenti all'annuncio anche gli altri 23 selezionati a inizio stagione per il progetto di coaching tricolore. Tra questi Stefano Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena), indicato come eventuale wild card italiana per l'evento internazionale. Tornando a gara 2, Festante, 20enne astro nascente campano, ha costruito il suo primo successo nella serie di Porsche Italia prendendo il comando delle operazioni già al primo giro superando sia Benedetto Strignano (AB Racing – Centri Porsche di Roma) sia il compagno di squadra Emil Skaras (Ombra Racing – Centro Porsche Torino), che partivano davanti a lui in prima fila. A quel punto Festante ha cercato di prendere il largo, riuscendo a distanziare gli inseguitori fino a metà gara, quando nel giro di pochi minuti ha dovuto gestire due situazioni di safety car e alle ripartenze controllare soprattutto gli arrembaggi di Riccardo Pera, nel frattempo risalito secondo alle sue spalle con la 911 GT3 Cup di Ebimotors. Nel frattempo le posizioni da top-5 andavano delineandosi con l'avanzare in rimonta dei tre protagonisti della lotta per il titolo assoluto. Quaresmini, che da campione 2018 aveva anche lui la possibilità di aggiudicarsi il secondo titolo personale, era riuscito a rimanere davanti a Fumanelli dopo un bel duello nei primi giri, ma come accennato è stato poi costretto al ritiro. A quel punto l'attenzione si è spostata sul duello Fumanelli-Iaquinta, che prima della gara erano appaiati in classifica con 128 punti a testa. Il driver calabrese è stato autore di una rimonta al cardiopalma ritrovandosi al giro 6 alle spalle del rivale brianzolo e poi infilandolo al giro 8 nel tratto AscariParabolica, poco prima dell'ingresso della prima safety car I due periodi di caution si sono resi necessari in un primo momento per rimuovere le vetture di Marzio Moretti in zona Variante della Roggia (contatto costato un drive-trough a Giacomo Barri) e in Parabolica quelle di Gianluca Giorgi e Diego Locanto (finite in ghiaia per un contatto fra i due) e in seguito per l'uscita di pista di Stefano Bianconi, laureatosi sabato campione della Silver Cup, alla curva Ascari. Approfittando della ripartenza dalla seconda safety car, Iaquinta e Fumanelli hanno superato Strignano, il rookie pugliese come in gara 1 autore di una prestazione di vertice ad appena la terza presenza in Carrera Cup Italia, conclusa però con una penalità che lo ha retrocesso da quarto a fuori dalla zona punti. Sempre più in battaglia fra loro, Iaquinta e Fumanelli hanno poco dopo superato anche Pera. Al 21enne pilota toscano è stata comminata una penalty di 5 secondi per aver chiuso forzatamente il rivale del team Q8 Hi Perform alla fine del rettifilo principale. La decisione degli stewards ha retrocesso Pera da quarto al traguardo a decimo e, in aggiunta a quella inflitta a Strignano, alle spalle di Festante-Iaquinta-Fumanelli ha promosso quarto Monaco, autore di una convincente rimonta, quinto Skaras e sesto Risto Vukov (GDL Racing – Centro Porsche Bari), al secondo arrivo a punti su due a Monza. La nona piazza assoluta vale vittoria e, come accennato, il titolo a Bashar Mardini in Michelin Cup. Il gentleman driver canadese bissa il successo del 2018 e sale sul gradino più alto del podio di Monza, sfuggitogli sabato, precedendo Marco Galassi (Team Malucelli), al secondo podio su due nel weekend, e Luca Pastorelli, che per Krypton Motorsport ha cercato fino all'ultimo di insidiare Mardini per il titolo. Detto di Bianconi uscito di pista ma già campione in Silver Cup, la categoria con protagoniste le 991 GT3 Cup gen.I si è conclusa con la vittoria di Max Montagnese, che torna al successo con il team GDL Racing davanti a Carlo Scarpellini (Tsunami RT). Simone Iaquinta (campione 2020): “Non so neppure io come abbia fatto! E' stata una gara 2 entusiasmante, credo la più bella della mia vita. Ringrazio il team che mi ha dato la macchina giusta per vincere il campionato e mi complimento con Fumanelli e Quaresmini, con i quali è stata una sfida sempre molto ravvicinata in un monomarca dove il livello, anche tecnico, è sempre più elevato. Ci ho creduto, stanotte non ho dormito ripensando a quanto mi era accaduto sabato sulla posteriore sinistra, ma bisogna sempre crederci, perché tutto può succedere!”. Aldo Festante (vincitore gara 2): “Questa vittoria in Carrera Cup Italia per noi era importantissima. E' stata una giornata molto positiva e grazie al team abbiamo anche scelto la strategia ideale. Le due safety car mi hanno fatto davvero sudare alle ripartenze, ma il risultato finale è il culmine di un durissimo lavoro svolto durante l'intera stagione con Ombra Racing e all'interno della Scholarship Programme. Questi progressi sono arrivati anche grazie a questo progetto, è stato come avere sei compagni di squadra”. La classifica di gara 2 (domenica) 1. Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) 14 giri in 30'45”195 alla media di 158,2 km/h; 2. Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano) a 0”235; 3. Fumanelli (Q8 Hi Perform) a 0”939; 4. Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena) a 3”717; 5. Skaras (Ombra Racing – Centro Porsche Torino) a 4”094; 6. Vukov (GDL Racing – Centro Porsche Bari) a 4”549; 7. Cerqui (AB Racing – Centri Porsche di Roma) a 4”567; 8. Laurini (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Mantova) a 4”674; 9. Mardini (Tsunami RT – Centro Porsche Verona) a 6”443; 10. Pera (Ebimotors) a 6”680; 11. Strignano (AB Racing – Centri Porsche di Roma) a 8”713; 12. Caglioni (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 8”907; 13. Galassi (Team Malucelli – Centro Porsche Varese) a 9”508; 14. Pastorelli (Krypton Motorsport) a 10”066; 15. Donzelli (GDL Racing) a 12”250; 16. Bacci (Raptor Engineering – Centro Porsche Catania) a 15”584; 17. Montagnese (GDL Racing) a 19”734; 18. Scarpellini (Tsunami RT) a 21”430; 19. Barri (Raptor Engineering – Centro Porsche Catania) a 30”977. Giro più veloce: il 3° di Simone Iaquinta in 1'49”557 alla media di 190,4 km/h. La classifica di gara 1 (sabato) 1. Fumanelli (Q8 Hi Perform) 17 giri in 31'23”830 alla media di 188,2 km/h; 2. Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia) a 2”255; 3. Pera (Ebimotors) a 2”760; 4. Festante (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 7”512; 5. Strignano (AB Racing – Centri Porsche di Roma) a 9”943; 6. Skaras (Ombra Racing – Centro Porsche Torino) a 11”184; 7. Barri (Raptor Engineering – Centro Porsche Catania) a 11”568; 8. Cerqui (AB Racing – Centri Porsche di Roma) a 14”118; 9. Moretti (Bonaldi Motorsport – Centro Porsche Bergamo) a 16”188; 10. Vukov (GDL Racing – Centro Porsche Bari) a 22”106; 11. Monaco (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Modena) a 31”129; 12. Pastorelli (Krypton Motorsport) a 33”648; 13. Mardini (Tsunami RT – Centro Porsche Verona) a 34”056; 14. Galassi (Team Malucelli – Centro Porsche Varese) a 1'03”923; 15. Giorgi (Ebimotors) a 1'14”419; 16. Iaquinta (Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche di Milano) a 1'24”271; 17. Locanto (SVC – Centro Porsche Firenze) a 1'30”936; 18. Biolghini (Tsunami RT) a 1'31”073; 19. Bacci (Raptor Engineering – Centro Porsche Catania) a 1'37”448; 20. Donzelli (GDL Racing) a 1'38”717; 21. Montagnese (GDL Racing) a 1'49”806; 22. Bianconi (Ghinzani Arco Motorsport) a 1'56”517; 23. Laurini (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Mantova) a 1 giro; 24. Caglioni (Ombra Racing – Centro Porsche Padova) a 2 giri; 25. Baldan (Dinamic Motorsport – Centro Porsche Bologna) a 6 giri. Giro più veloce: il 5° di Marzio Moretti in 1'49”808 alla media di 189,9 km/h. Le classifiche Assoluta: 1. Iaquinta 141; 2. Fumanelli 138; 3. Quaresmini 126; 4. Festante 89 ; 5. Cerqui 87. Michelin Cup: 1. Mardini 102; 2. Pastorelli 97; 3. Randazzo 44; 4. Galassi 39; 5. Palazzo 26. Silver Cup: 1. Bianconi 51; 2. Montagnese 46; 3. Biolghini 41; 4. Donzelli 32; 5. Scarpellini 29. Team: 1. Ghinzani Arco Motorsport 150; 2. Tsunami RT 134; 3. Ombra Racing 115; 4. Dinamic Motorsport 104; 5. AB Racing 103.

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Il fine settimana appena trascorso ha regalato grandi soddisfazioni al team Ebimotors. Lo squadrone Porsche di Cermenate (CO) ha infatti portato a casa, dalla prova di Vallelunga, il primo titolo italiano della stagione. Un alloro vinto ad una gara dal termine della stagione Endurance del Campionato Italiano Gran Turismo. Protagonista è la Porsche 718 Cayman GT4 Clubsport Manthey-Racing Evo numero 250 che ha conquistato la vittoria in classe GT4.Dopo una pole position conquistata con i denti il sabato, con un vantaggio di soli 39 millesimi sulla BMW M4, ma con un handicap da scontare, la gara è stata una sinfonia di sorpassi e di momenti entusiasmanti. Paolo Gnemmie Sabino De Castrohanno portato a casa il primo trofeo assoluto dell’intera stagione dell’Italiano GT. Un dominio senza storie fatto di tre vittorie su tre gare (Mugello, Imola e Vallelunga). L’eccellente prestazione, nata sul circuito di Campagnano di Roma, è maturata grazie al prezioso contributo del fortissimo Vito Postiglione, che non ha fatto rimpiangere la mancanza del baby fenomeno Riccardo Pera(secondo alla 24 Ore di Le Mans, n.d.r.).Sfuma ancora di poco la vittoria in classe GT4 AM per l’altra Cayman GT4 Clubsport numero 252 coadiuvata da Di Giusto, Marchie De Amicis. Complice un contatto nel secondo stint della prova Endurance con l’equipaggio della BMW M4, la Porsche del team Ebimotors è stata penalizzata con un drive trough. Questa zavorra di secondi ha compromesso la parte rimanente della gara. In ogni caso si segnalano ulteriori crescite in termini di prestazioni dei tre driver che si presenteranno all’ultima prova Endurance di Monza maturi per una vittoria di classe ormai alla loro portata.Sopra le aspettative anche la gara della terza vettura del team di Enrico Borghi. La Porsche 911 GT3 R di Venerosi-Baccaniè giunta in settimana posizione assoluta e quarta di classe GT3 Pro-AM. La prestazione è maturata grazie anche al contributo del velocissimo Matteo Malucelli, chiamato a sostituire Riccardo Pera. Tre stint in crescita per la 911 che ha saputo schivare toccate e sportellate, conducendo una prova regolare e sopra le aspettative. Per la vettura numero 44 si tratta del migliore risultato della stagione. Ora il Campionato Italiano Gran Turismo proseguirà con due prove Sprint al Mugello ed a Monza. Poi ad inizio novembre l’ultima prova di durata sempre sull’anello brianzolo.Classifica CIGT EnduranceGT3 PRO-AM1. Greco-Hudspeth-Michelotto 47punti; 2. Di Amato-Vezzoni 35; 3. Ferrari-Linossi 31; 4. Mann 27; 5. Venerosi-Baccani 21; 6. Colombo-Cressoni 20; 7. Pera 13; 8. Cioci-Gai-Renauer-Bohn12; 9. Malucelli 8; 10. Alleman-Renauer 7; 11. Mann 5; 12. Hites 4.Classifica CIGT EnduranceGT4 PRO-AM1. Gnemmi-De Castro60 punti; 2. Pera 40; 3. Riccitelli-Guerra-Neri 30; 4. Postiglione 20.Classifica CIGT EnduranceGT4 AM1. Magnoni 60 punti; 2. Di Giusto-Marchi 45; 3. De Amicis 30; 4. Minella-Formenti-Manassero 24; 5. Zarpellon-Schjerpen 20; 6. Piccioli15.

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Il pilota veneto vincendo il Tuscan Rewind, ultima prova della serie tricolore, si aggiudica il titolo davanti a Andrea Crugnola, VW Polo, e a Simone Campedelli, Ford Fiesta R5. Terzo in gara e primo tra i partecipanti Campionato Italiano Terra ha chiuso Paolo Andreucci, Peugeot 208 R5. Il titolo CIR Costruttori va alla Ford, il Costruttori 2 Ruote Motrici alla Peugeot.

Uno tricolore storico, quello ottenuto da Giandomenico Basso e Lorenzo Granai alla guida della loro Skoda Fabia R5, non fosse altro perché conquistato al fotofinish, con ben quattro equipaggi che si sono presentati al via dell’ultima gara, il Tuscan Rewind, ancora con la possibilità di vincere il Campionato. Oltre a Basso al via della bella gara toscana si erano infatti presentati, con ampie possibilità di successo, anche Luca Rossetti, Citroen C3 R5, Andrea Crugnola, VW Polo R5 e Simone Campedelli, Ford Fiesta R5. Un finale straordinario per una serie tricolore 2019 che, comunque, è stata sicuramente la più belle e combattuta degli ultimi anni.

Vince quindi gara e titolo, Giandomenico Basso da Cavaso del Tomba, in coppia con il toscano Lorenzo Granai, due grandi interpreti del rallismo tricolore, che hanno ottenuto il successo con la loro Skoda schierata in maniera del tutto privata da Metior Sport e Loran.  Gli altri escono tutti a testa alta consci di avere condotto una stagione straordinario. Primo fra tutti Andrea Crugnola, VW Polo divisa con Pietro Elia Ometto, il più privato forse tra i pretendenti al titolo. Sempre velocissimo in tutte le gare, subito dal via del campionato il pilota di Varese si è alternato alla guida della Polo, e di una Skoda Fabia R5, entrambe seguite dall’HK Racing.

Con il varesino della VW da sottolineare anche le grandi stagioni di Luca Rossetti, in coppia con Eleonora Mori, partito con l’handicap di portare per la prima volta in gara nel CIR la Citroen C3 R5 ufficiale, che ha comunque lottato fino ad una prova dal termine della gara, quando al comando ed in grado di puntare al titolo, è stato rallentato da una foratura. Foratura che ha allontanato dal vertice e dalla possibile vittoria tricolore anche un altro grande protagonista dell’annata. Simone Campedelli, in coppia con Tania Canton. Il romagnolo e la Ford preparata ufficialmente dalla M-Sport e portata in gara dalla Orange1 Racing hanno dimostrato comunque di essere pronti per traguardi importanti. La Ford si aggiudica comunque il titolo italiano Costruttori assoluto poiché la situazione di vantaggio rispetto alla concorrente Citroen rimane invariata. Entrambe i piloti di punta infatti risultano fuori dalla zona punti.

Nella festa per il tricolore uno spazio se lo è ricavato Paolo Andreucci, in coppia con Rudy Briani, che con la sua Peugeot 208 R5 è arrivato terzo in gara e primo tra i partecipanti al Campionato Italiano Rally Terra.  Il tricolore Terra vede l’ormai ex campione italiano secondo assoluto, dietro al francese Stephane Consani, già trionfatore della serie, qui sfortunatissimo con un’uscita di strada durante lo shakedown che gli ha impedito di prendere parte alla gara. Andreucci chiude il Tuscan davanti Giacomo Costenaro, secondo in coppia Justin Bardin su Skoda Fabia R5. Completa il podio del CIRT il veronese Luca Hoelbling insieme a Federico Fiorini al volante della Hyundai i20 R5. Sfortunati protagonisti della gara del Terra sono stati Umberto Scandola (Hyundai i20 R5), autore di una gara perfetta e costretto al ritiro quando era al primo posto assoluto del Tuscan e Nicolò Marchioro, che si ritira nelle prime battute di gara sulla Fabia R5 ma chiude comunque la stagione da terzo del Campionato. Nel Trofeo Gruppo N 4 Ruote Motrici, la vittoria in gara va a Christian Gabbarrini, Subaru Impreza Sti.

Un altro risultato di rilievo a Montalcino lo hanno ottenuto Rentato Travaglia, che chiude quarto assoluto con Luca Gelli sulla Fabia R5 e Tony Cairoli con Anna Tomasi, bravi con altra R5 boema con ottimi tempi riuscendo ad inserirsi tra i primi dieci. Tra i titoli tricolore ancora in palio al Tuscan sono stati assegnati il Campionato Italiano Costruttori alla Ford mentre il tricolore Due Ruote Motrici va alla Peugeot. Nel CIR Due Ruote Motrici, la gara toscana è andata a Davide Nicelli Jr su Peugeot 208 R2, davanti agli equipaggi femminili di Rachele Somaschini, Citroen DS3 R3T e Patrizia Perosino, altra 208 R2. Fuori dai giochi i campioni italiani Tommaso Ciuffi e Nicolò Gonella con la Peugeot 208 R2 ufficiale per il già ottenuto titoli tricolori nel Campionato Junior e nel Due Ruote Motrici hanno commesso un piccolo errore hanno preso un muro a metà gara.  In scena sugli sterrati del Tuscan anche il duello finale tra le Ford Fiesta R2 dei giovanissimi CIR Junior Andrea Mazzocchi e Silvia Gallotti nello scontro diretto con i campioni italiani junior Marco Pollara insieme a Rosario Siragusano. Nel trofeo firmato da Peugeot la vittoria è andata della gara e del monomarca a Michele Griso con la 208 R2B.

CLASSIFICA ASSOLUTA 10° TUSCAN REWIND FINALE: 1. Basso-Granai (Skoda Fabia R5) in 1:14'44.3; 2. Crugnola-Ometto (Volkswagen Polo R5) a 11.5; 3. Andreucci-Briani (Peugeot 208 R5) a 47.5; 4. Travaglia-Gelli (Skoda Fabia R5) a 1'24.0; 5. Papadimitriou-Harryman (Skoda Fabia R5) a 1'33.4; 6. Battistolli-Zanella (Skoda Fabia R5) a 1'38.7; 7. Taddei-Gaspari (Hyundai I20 R5) a 1'41.1; 8. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) a 1'54.8; 9. Consani-Salmon (Skoda Fabia R5) a 2'56.6; 10. Cairoli-Tomasi (Skoda Fabia R5) a 2'58.8.

CLASSIFICA ASSOLUTA: Basso 91,5 punti validi; Crugnola 82,25; Campedelli 68,75; Rossetti 65,
CLASSIFICA COSTRUTTORI: Ford 75,5; Citroen 68,2
CLASSIFICA CIR JUNIOR: Pollara 78,75; Testa 54,25; Mazzocchi 46

CLASSIFICA CIR 2 RM: Ciuffi 90 punti; Nicelli 78,5; Perosino 62; Somaschini 55,5; Trevisani 38

CLASSIFICA COSTRUTTORI: Ford 75,5 punti; Citroen 68,25.

CLASSIFICA COSTRUTTORI 2 RM: Peugeot 181,5; Ford 164,5

Aggiornamenti, news, classifiche e foto sul sito ufficiale www.acisport.it/CIR - www.acisport.it/CIRT

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Il giovane varesino agguanta il titolo all'ultima gara del 2019 e in diretta su RaiSport al volante della Mercedes-AMG GT3 del team Antonelli Motorsport condivisa con Agostini. E' il suo terzo tricolore dopo quelli in Formula Abarth e in Carrera Cup: “Una domenica speciale, un grande risultato da condividere con la squadra, siamo stati ai vertici per tutta la stagione e che emozione trionfare al fotofinish!” Domenica trionfale per Alessio Rovera sul circuito di Monza. Il 24enne pilota varesino si è laureato Campione Italiano GT Sprint 2019 al termine di un weekend perfetto culminato con la vittoria centrata nella decisiva gara 2 al volante della Mercedes-AMG GT3 del team Antonelli Motorsport condivisa con il compagno di squadra Riccardo Agostini. Per Rovera si tratta del terzo titolo tricolore della carriera: un “abbonamento” alla bandiera italiana inaugurato nel 2013 tra le monoposto nella Formula Abarth, preseguito dopo il passaggio in GT nella Carrera Cup Italia 2017 e ora celebrato dal trionfo nel Campionato Italiano GT. L'ultimo round stagionale era iniziato proprio con la pole position (una costante in questa stagione tra serie Sprint ed Endurance) conquistata da Rovera per gara 1, nella quale l'equipaggio di Antonelli Motorsport doveva però scontare un pesante handicap tempo per via della vittoria colta nel precedente appuntamento al Mugello Circuit. Dopo il comunque utile quarto posto ottenuto nella corsa di sabato, toccava ad Agostini scattare in pole position nella finale gara 2, conclusa proprio da Rovera con un sorpasso decisivo agevolato dalla scelta azzeccata dalla squadra di entrare una seconda volta ai box per montare gomme rain non appena le condizioni della pista avevano iniziato a peggiorare causa pioggia. Tripudio ai box alla fine della corsa per la rimonta completata e andata in onda anche in diretta su RaiSport e seguente festa durante la cerimonia del podio.

Rovera dichiara dopo lo champagne stappato a Monza: “E' una domenica speciale, si mischiano tante emozioni. Questo titolo italiano, voluto, cercato e agguantato da vincenti al fotofinish e all'ultima bandiera a scacchi della stagione ha un significato particolare e lo condivido con tutta la squadra. Oggi tutto è stato perfetto e la strategia finale ci ha premiato con merito. Siamo stati ai vertici per l'intera stagione e solo la sfortuna ci aveva costretto a una rimonta difficile ma poi coronata con questo incredibile finale. Ringraziando tutti quelli che ci hanno creduto e sostenuto, ci prendiamo un po' di tempo per festeggiare ancora, ma molto presto torneremo a lavorare per programmare la prossima stagione”.

Campionato Italiano GT 2019: 7 aprile Monza (GT Endurance); 4-5 maggio Vallelunga (GT Sprint); 19 maggio Misano (GT Endurance); 22-23 giugno Imola (GT Sprint); 20-21 luglio Mugello (GT Sprint); 15 settembre Vallelunga (GT Endurance); 6 ottobre Mugello (GT Endurance); 19-20 ottobre Monza (GT Sprint).

 

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