Non è mancato il consueto carico di entusiasmo e determinazione per Aggressive Team Italia a Barcellona, in occasione del quinto round stagionale del Lamborghini Super Trofeo Europe. Doti che sfortunatamente non si sono rivelate sufficienti per confermarsi sul podio di categoria, dopo l’eccellente doppio secondo posto ottenuto nel precedente appuntamento andato in scena al Nürburgring. Sul tracciato di Montmelò, la scuderia diretta da Mauro Guastamacchia non è infatti andata oltre il quinto posto conquistato in gara-2 dal proprio pilota Karim Ojjeh nella Lamborghini Cup, venendo poi rallentata nelle altre due manche a causa di una serie di episodi avversi che gli hanno impedito di concretizzare il proprio potenziale. Un bilancio che comunque non incide negativamente sul morale del team, capace di lavorare con la consueta professionalità e pronto per guardare con fiducia ed ottimismo all’appuntamento finale del campionato, in programma a Jerez de la Frontera il 14-15 Novembre, per puntare a chiudere al meglio la propria prima esperienza nella serie monomarca della Casa di Sant’Agata Bolognese. Un’annata che sino a questo momento ha riservato tre piazzamenti  sul podio e altrettante pole position di classe per il pilota saudita, anche se il bottino sarebbe potuto essere indubbiamente più corposo senza qualche situazione poco fortunata. Il fine settimana di Barcellona era infatti partito sotto i migliori auspici e con ottime prospettive, con il team in evidente crescita nonché reduce dal proprio miglior risultato stagionale ottenuto nel weekend in Germania. Dopo la giornata dedicata alle prove libere, la sfida sul tracciato catalano è entrata nel vivo in occasione della doppia sessione di qualifica, disputatasi nella mattinata di Sabato 12 Ottobre: l’inizio è stato molto promettente, con Ojjeh in grado di ottenere il secondo tempo nella Lamborghini Cup con il crono di 1:46.145 nella prima sessione, mentre nella Q2 le cose non sono andate altrettanto bene, visto uno scroscio di pioggia che ha sorpreso molti concorrenti in pista con gomme slick e che ha costretto all’esperto driver saudita a doversi accontentare di un piazzamento nelle retrovie. Anche la prima gara del weekend è scattata su asfalto ancora umido, con Ojjeh che si è mantenuto nelle posizioni di vertice della propria classe prima di incappare in una foratura alla posteriore destra proprio mentre si era appena aperta la finestra utile per il pit stop. Questo imprevisto ha costretto il portacolori Aggressive Team Italia a riportare la propria Huracàn Super Trofeo EVO2 lentamente ai box, finendo per perdere terreno dai diretti competitor e chiudendo la gara in sesta posizione. Nella seconda manche, nonostante la partenza dal fondo della griglia, Ojjeh si è reso protagonista di una prova in rimonta che lo avrebbe condotto sul podio senza un testacoda nelle fasi conclusive, che lo ha relegato ad un comunque soddisfacente quinto posto nella LC Cup. L’ultima manche del weekend, disputatasi come recupero della manche annullata nell’appuntamento di Le Mans, ha quindi visto il saudita scattare dalla pole position di classe, in virtù del risultato ottenuto nelle qualifiche della prova francese: la gara di Ojjeh è però durata soltanto un giro, visto che la sua Lamborghini è rimasta coinvolta in un contatto multiplo che ha coinvolto diversi piloti e lo ha costretto a rientrare mestamente ai box, dove il team non ha potuto fare altro che ritirare la vettura. Mauro Guastamacchia (Team Principal Aggressive Team Italia): “Sicuramente il nostro obiettivo era quello di poterci confermare sul podio, andando quindi a prolungare il trend positivo messo in mostra nelle ultime uscite. Purtroppo siamo incappati in un weekend dove la dea bendata non ci è stata…amica, impedendoci di sfruttare il potenziale a nostra disposizione. Siamo comunque soddisfatti per il lavoro svolto e per le prestazioni messe in mostra: adesso puntiamo a chiudere al meglio questa nostra prima annata nel Lamborghini Super Trofeo Europe”. Karim Ojjeh (Pilota Aggressive Team Italia): “È un peccato che sia finita così, poiché avevamo tutte le carte in regola per andare sul podio, visto il passo mostrato. Vorrei ringraziare tutto il team e Mauro per avermi dato una macchina fantastica da guidare per il weekend. Il team non mi ha mai deluso! Invece, io non sono stato all’altezza: è stato un weekend da dimenticare, uno di quelli su cui devi costruire e capire per limitare i danni nella prossima gara. Di nuovo, grazie mille al team!” Aggressive Team Italia tornerà in azione nel round conclusivo della stagione 2024, in programma il 14-15 Novembre sul tracciato andaluso di Jerez de la Frontera, che nel weekend successivo ospiterà anche le World Finals della Casa di Sant’Agata Bolognese.

Fonte e foto Live GP Communication

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DL Racing ritorna dal quinto round del Lamborghini Super Trofeo Europa disputato a Barcellona con dei punti preziosi per la classifica e soprattutto la mostrata competitività delle tre Lamborghini Huracan ST Evo2 schierate al via in partnership tecnica con Krypton Motorsport. Per il team milanese il target principale del fine settimana spagnolo, il penultimo stagionale per il monomarca della Casa del Toro, era quello di confermare performance di livello e iniziare a preparare al meglio il doppio impegno che si terrà sul circuito di Jerez de la Frontera, dove tra un mese l’appuntamento sarà con l’ultimo e decisivo atto di campionato e immediatamente a seguire con le Finali Mondiali del Super Trofeo. Lo scorso anno proprio DL Racing brillò e fu grande protagonista della grande sfida conclusiva della stagione, ma tornando a Barcellona la squadra ha trovato delle risposte importanti, anche se non sempre supportate in gara dai risultati finali. Sul circuito del Monmelò, fra l’altro, eccezionalmente si sono disputate tre gare anziché le caniniche due per recuperare quella annullata a Le Mans in giugno. Proprio nella prima gara del weekend, in evidenza si è messo il portacolori Rodrigo Testa, che ha brillanto nella rimonta messa a segno dal 18esimo posto sulla griglia di partenza fino al settimo posto centrato al traguardo, con punti importanti conquistata per il team diretto dal team principal Diego Locanto e al muretto box da Fabrizio Del Monte. Il 18enne pilota portoghese ha disputato anche una buona gara 2, conclusa al 12esimo posto sulle 53 “Lambo” al via, mentre la sfortuna non lo ha favorito nella gara di recupero che ha concluso il fine settimana in Catalogna. Testa, infatti, del tutto incolpevole per l’accaduto, ha dovuto ritirarsi in conseguenza del caos di vetture nel quale è rimasto coinvolto poco dopo la partenza. Se Testa non è stato favorito dagli eventi, anche Ibrahim Badawy può recriminare per l’accaduto. Il 18enne driver egiziano non è stato costretto allo stop, ma nel frangente la Huracan ST Evo2 alla quale era al volante è rimasta danneggiata e più tardi ha subìto anche una foratura in un duello con conseguente pit-stop ulteriore. Dopo aver concluso gara 1 15esimo e in buona risalita e gara 2 17esimo, nella terza gara Badawy ha in ogni caso concluso nono e quindi a punti fra i Pro, con tanto di “highlights” per una positiva serie di sorpassi compiuta nella seconda parte. Il terzo equipaggio DL Racing a Barcellona era inedito, ma il pilota francese Lucas Valkre, sempre presente nel monomarca, e la new-entry Diego Di Fabio hanno difeso al meglio i colori del team, risalendo posizioni importanti soprattutto in gara 1, quella che ha segnato l’esordio del giovane pesarese. I due hanno concluso due volte 18esimi in classe Pro, mentre in “gara 3”, dove il riferimento di partenza era ovviamente la qualifica disputata per la corsa cancellata a Le Mans, ha preso il via il solo Valkre. Il 26enne driver transalpino ha scampato il pericolo della carambola iniziale per poi istallarsi al settimo posto in questo caso in classe Pro-Am, concludendo così anche lui in zona punti. Il team principal Diego Locanto dichiara: “Peccato davvero per la corsa finale, rovinata da una carambola innescata davanti a noi poco dopo il via. Alla fine abbiamo comunque ottenuto punti con tutto il terzetto schierato. E’ stato un weekend che sotto certi aspetti è stato molto positivo e si è lavorato anche bene in ottica Finali Mondiali, poi quanto successo domenica pomeriggio, senza colpa dei nostri piloti, ha pesantemente compromesso una conclusione che avrebbe potuto premiarci in maniera migliore. Ora speriamo che la ruota giri e che possiamo giocarci le nostre chance nell’ultimo appuntamento”. Lamborghini Super Trofeo Europe: 21 aprile Imola; 11 maggio Spa; 15 giugno Le Mans; 28 luglio Nurburgring; 13 ottobre: Barcellona; 15 novembre Jerez de la Frontera. World Finals: 17 novembre Jerez de la Frontera

Fonte e foto ErregiMedia

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Archiviato l’Italiano GT Sprint domenica scorsa, DL Racing torna in azione in campo europeo nel Lamborghini Super Trofeo, di scena a Barcellona per il quinto e penultimo appuntamento stagionale, in programma nel weekend del 13 ottobre. Un fine settimana particolare attende il team milanese, pronto a schierare al via ben tre Lamborghini Huracan ST Evo2 in partnership tecnica con Krypton Motorsport nelle tre gare previste per l’occasione: le solite due a comporre la tappa spagnola più un’ulteriore corsa a conclusione della domenica per recuperare la gara 2 che gli organizzatori avevano cancellato in giugno a Le Mans nel corso del terzo round 2024. Per la squadra diretta dal team principal Diego Locanto e al muretto box da Fabrizio Del Monte quello che si disputa sul circuito catalano da Gran Premio sarà dunque un appuntamento ancora più impegnativo. Il team è pronto a schierare tre equipaggi di valore, due dei quali formati da un singolo pilota. Riprendono infatti il rispettivo percorso nel Super Trofeo Europa due giovani 18enni di sicuro talento come il portoghese Rodrigo Testa , reduce dalle due preziose top-10 in rimonta centrate al Nurburgring, e l’egiziano Ibrahim Badawy, capace di mettersi in luce a più riprese sia nel monomarca “Lambo” sia nell’Italiano GT. Il terzo equipaggio DL Racing è invece inedito ed è formato dal pilota francese classe 1998 Lucas Valkre, abituale frequentatore della serie, e dalla new-entry Diego Di Fabio, che per la prima volta affianca Valkre e affronta il Super Trofeo dopo che con il team di Diego Locanto ha disputato una tappa del Campionato Italiano GT Endurance lo scorso luglio. Curiosità: proprio in quella prima gara disputata nei colori DL Racing al Mugello, Di Fabio centrò la vittoria in GT Cup in equipaggio con Testa e Badawy, mentre stavolta i tre saranno impegnati su tre vetture diverse. Con 45 auto attese al via, sul circuito del Montmelò venerdì 11 ottobre le libere aprono il programma del weekend alle 13.10 e alle 17.50, mentre sabato si disputano qualifiche (alle 11.05) e gara 1 alle 16.50 (diretta tv su Sky Sport canale 256). Domenica gara 2 scatta alle 11.35 e la corsa finale di recupero di nuovo alle 16.50, entrambe trasmesse in diretta su Sky Sport Arena (canale 204). Sulla distanza di 50 minuti, le tre gare saranno trasmesse anche in live streaming su //www.youtube.com/@LamborghiniSquadraCorse">https://www.youtube.com/@LamborghiniSquadraCorse> . Il team principal e pilota Diego Locanto dichiara: “Per noi Barcellona sarà di preparazione all’exploit alle Finali Mondiali di novembre, quando ci presenteremo al via con quattro macchine. Il lavoro del team sarà quindi impostato anche in previsione di Jerez, che per noi è l’evento clou della stagione. In ogni caso vogliamo ben figurare già questo weekend e ho visto i ragazzi in positiva progressione nell’ultimo periodo. E’ chiaro che sarà molto importante effettuare delle qualifiche che ci permettano di partire nelle prime file perché poi è quello l’aspetto principale sul quale in alcuni casi abbiamo peccato quest’anno nel Super Trofeo. Se riusciamo a stare fra i primi in prova allora poi sono certo che potremo ottenere i risultati che meritiamo in gara”. Lamborghini Super Trofeo Europe: 21 aprile Imola; 11 maggio Spa; 15 giugno Le Mans; 28 luglio Nurburgring; 13 ottobre: Barcellona; 15 novembre Jerez de la Frontera. World Finals: 17 novembre Jerez de la Frontera

Fonte e foto ErregiMedia

 

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Martedì, 01 Ottobre 2024 23:28

DAVIDE LARINI IN ZONA PUNTI ANCHE A BARCELLONA

Sulla pista catalana che ha ospitato il sesto meeting del Campionato Italiano di Formula 4, il giovane versiliese ha acciuffato la "Top 10" domenica pomeriggio Dalla pausa estiva in poi Davide Larini ad ogni trasferta continua a confermare un positivo ruolino di marcia che lo ha visto per la terza volta in altrettanti fine settimana terminare nella Top 10. Dopo il Mugello e il Red Bull Ring, piste che ospitavano gare valide per il mini-campionato Euro4 parallelo al Campionato Italiano di F.4, stavolta è successo a Barcellona, dove al riavvio il tricolore ha laureato il campione 2024: il britannico Freddie Slater. Larini ha dovuto però attendere l'ultima delle tre corse in programma per gioire: il pilota della PHM AIX Racing in qualifica e in prove libere non aveva brillato, al contrario di quanto avvenuto nei test estivi svoltisi sotto la canicola. Sabato mattina il toscano non è andato oltre due piazzamenti in undicesima fila per le griglie di gara 1 e 2 e la decima fila per la corsa di domenica pomeriggio. Partendo 21° nelle prime due corse Larini è stato efficace nell'evitare problemi al primo giro, in entrambi i casi risoltisi con l'ingresso della Safety Car. Nella gara del sabato il pilota italiano ha concluso 18° il primo giro ed è poi risalito fino al 14° al traguardo. Ancora meglio era iniziata la prima gara domenica, con Larini 13° alla fine del primo passaggio ma poi 16° al momento della bandiera a scacchi. Non essere riuscito a concretizzare la rimonta non ha però impedito a Larini di riprovarci ancora ieri pomeriggio: Da 20° in griglia è schizzato subito in un brillante 15° posto, diventato 14° al secondo giro. Seguiva una lotta in mezzo a un "serpentone" di una dozzina di agguerriti piloti che venivano però "raffreddati" al 10° giro da una Safety Car intervenuta subito dopo che Larini aveva conquistato l'11° posto. La zona-punti era dietro l'angolo: facendo tesoro dell'esperienza negativa della mattina, alla ripartenza al 13° giro il figlio dell'ex-pilota di F.1 era più brillante dei due avversari che lo precedevano superandoli e andando a prendere e tenere i punti del 9° posto fino al traguardo. - IL COMMENTO DI DAVIDE LARINI -  "Un weekend a tratti difficile, quello di Barcellona, fin dalle prove. Non andavamo tanto bene, fino a che non siamo riusciti a trovare un assetto buono e a cui sono riuscito ad adattarmi. Ma in qualifica per un insieme di cose, un po' per l'assetto, ma diciamo anche per il timing con cui mi sono ritrovato nella posizione sbagliata nel circuito, nel traffico, non sono riuscito a fare un buon tempo. Poi sabato per Gara 1 ero partito bene, da 21° ero risalito subito 16°, però purtroppo per evitare incidenti sono stato costretto a tagliare e sono finito nella nella parte sporca della pista e dopo ho perso posizioni. Peccato perché poi ero stato in grado di fare buoni tempi, anche alcuni giri da Top 5, e sono riuscito ad arrivare fino alla tredicesima posizione. In Gara 2 ero partito molto, molto bene: da 21° in griglia al primo giro ero già 13°, sorpassando subito cinque macchine. Però, purtroppo, avendo per la corsa di domenica mattina le gomme peggiori nella scelta disponibile non sono riuscito ad avere un buon passo e quindi nei giri successivi ho perso terreno, sono stato sorpassato e ho concluso 16°. In Gara 3 al via sono partito ancora bene e finalmente sono riuscito a recuperare 11 posizioni arrivando fino alla nona e quindi prendendo punti per la classifica del Campionato Italiano. Alla fine sono contento di come è finita la domenica, anche se è stato anche un weekend abbastanza sfortunato. Ora però ci sono le ultime due gare stagionali, due volte a Monza con la prima valida per l'Euro4 subito questo fine settimana e l'Italiano a fine ottobre. Vediamo di portare altri buoni risultati per concludere bene la stagione".

Fonte e foto ACI Sport

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Dopo aver ottenuto la vittoria nella classe Bronzo del Fanatec GT World Challenge Europe powered by AWS Endurance Cup al Paul Ricard lo scorso fine settimana, Kessel Racing si è diretto all'apertura della stagione dell'Endurance Le Mans Series (ELMS) e della Michelin Le Mans Cup sul circuito de Barcelona-Catalunya questo fine settimana. Nonostante il primo round dell'ELMS non abbia portato i risultati sperati dal team, la Ferrari di Andrew Gilbert e Fran Rueda si è assicurata un ottimo secondo posto nella Michelin Le Mans Cup, segnando un grande traguardo al loro ritorno in squadra dopo un anno l'assenza. Fin dall'inizio del fine settimana, la Ferrari 296 GT3 numero 57 ha mostrato un buon passo e il nuovo arrivato non solo nel campionato ma anche nel Kessel Racing, Esteban Masson, ha mostrato un'ottima prestazione. Con undici vetture partecipanti nella categoria LMGT3, Takashi Kimura si è seduto al volante della Ferrari giallo brillante “Car Guy” e ha fatto segnare il quinto miglior tempo. Anche Kimura-san ha preso il via nella gara di quattro ore ed è riuscito a migliorare fino al quarto posto nel primo giro. A partire dal quindicesimo giro, una Virtual-Safety-Car si è trasformata in una vera e propria Safety-Car, che è stata schierata per sei giri. Una volta passato il semaforo il traffico era intenso e in seguito ad alcuni contatti con le vetture LMP3, la Ferrari #57 ha perso sia lo specchietto retrovisore sinistro che quello destro. Il team ha deciso di riportare la vettura ai box per un rapido pit-stop per fare rifornimento e gomme nuove al 27esimo giro. Kimura-san è rientrato in gara in P10 in classe. Al 56esimo giro, il pilota giapponese consegnava la Ferrari al suo nuovo e giovane compagno di squadra, Esteban Masson, e durante il pit-stop venivano montati sulla vettura entrambi gli specchietti posteriori mancanti, il che faceva perdere ulteriore tempo valido. Masson è entrato in gara in decima posizione e ha risalito costantemente fino alla sesta posizione. Si è anche fermato una volta ai box per un pit-stop standard al giro 80 e ha consegnato la Ferrari n. 57 a Daniel Serra dalla nona posizione al giro 107. Due Full-Course-Yellow si sono susseguite dal giro 113 e poi ancora dal giro 123 e dopo una gara piena di azione e interruzioni, la Ferrari del Kessel Racing ha tagliato il traguardo in P9 nella classe LMGT3. È stata una giornata ricca di emozioni per le due Ferrari 296 GT3 partecipanti alla Michelin Le Mans Cup. Sabato si sono svolte le qualifiche, dove Frédéric Jousset ha piazzato la Ferrari #14 al sesto posto, mentre la vettura gemella #74 con Andrew Gilbert al volante si è assicurata la quarta posizione. La gara di 1 ora e 50 minuti è iniziata nelle prime ore della sera e dopo una buona partenza sia di Jousset che di Gilbert, i piloti del Kessel Racing hanno iniziato a fare buoni progressi. Mentre Gilbert (#74) recuperava già una posizione alla partenza, Jousset (#12) correva già al quarto posto con la possibilità di salire sul podio. Tuttavia, all'ottavo giro, a causa di due vetture LMP3 rimaste intrappolate nella ghiaia, è entrata la Safety-Car e il recupero delle vetture ha richiesto più tempo del previsto. Le luci verdi si sono riaccese al 17esimo giro e l'azione ha iniziato a farsi intensa. Jousset (#12) stava ancora correndo in una promettente quarta posizione, quando è stato colpito dalla vettura #59 del Team Virage LMP3, costringendolo ad un testacoda e riportandolo in fondo al gruppo. Fino ai pit-stop obbligatori (2 minuti/45 secondi), Gilbert (#74) si è visto sotto un'enorme pressione da parte dell'Audi #24, tuttavia ha mantenuto la calma ed è rientrato ai box insieme alla vettura gemella al giro 23 rispettivamente da P3 e P7. David Fumanelli era ora al volante della Ferrari #12 e ha fatto segnare ottimi tempi sul giro, avvicinandosi alle vetture davanti a lui. Fran Rueda è rientrato in gara con la Ferrari numero 74 in P3, offrendo una grande prestazione all'Audi #24 e alla fine assicurandosi la P2. Lo spagnolo è stato inseguito dalla Ferrari di AF Corse di Agostini, dopo aver dovuto attendere altri dieci secondi durante il pit-stop obbligatorio. A causa dell'ennesima Safety-Car, il gruppo si è ricomposto. Le gare sono riprese con soli nove minuti a disposizione e la lotta per le posizioni del podio era in pieno svolgimento. In una finale al cardiopalma, la vettura #74 di Andrew Gilbert e Fran Rueda ha tagliato il traguardo con un fantastico secondo posto, mentre la vettura gemella numero 12 di David Fumanelli e Frédéric Jousset ha sfiorato il podio con la quarta posizione dopo un ottimo ritorno. Kessel Racing sta ora tornando al laboratorio in Svizzera per preparare il secondo round della Endurance Le Mans Series e della Michelin Le Mans Cup che si svolgeranno al Paul Ricard (Francia) il primo fine settimana di maggio.

Foto e fonte Kessel

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Buona la prima in European Le Mans Series e al rientro fra i Prototipi per Alessio Rovera. Il 28enne pilota varesino, in forma smagliante, ha contribuito in maniera decisiva alla vittoria di classe LMP2 Pro-Am conquistata alla 4 Ore di Barcellona insieme ai compagni di equipaggio François Perrodo e Matthieu Vaxiviere al volante della Oreca 07 motorizzata Gibson. Dopo un ottimo primo stint di Perrodo, purtroppo però segnato da un drive through causato da un sorpasso con bandiera gialla, è stata una gara tutta d’attacco per Rovera, che nel turno centrale di gara ha effettuato una brillante serie di sorpassi per riportare la sportscar del team AF Corse dal sesto posto fino alla lotta per il successo. Nell’intento, Alessio ha anche fatto segnare il giro più veloce in assoluto della corsa in 1’30”174, a coronare ulteriormente la sua impresa di giornata. A un’ora e 20 minuti dalla fine, Rovera, in quel momento a un soffio dal primo posto, è tornato ai box per cedere il volante a Vaxiviere e il pilota francese al rientro in pista ha preso il comando della categoria, completando il perfetto lavoro di squadra e di strategia. Il trio di AF Corse ha poi celebrato sul podio una vittoria che in ELMS li riporta sul primo gradino della categoria dopo l’affermazione dello scorso anno alla 4 Ore di Aragon (anche in quell’occasione in terra spagnola), ma soprattutto li lancia in vetta alla classifica 2024 in vista dei prossimi impegni nella serie europea. Prima, però, ad attendere Rovera già il prossimo weekend sarà la tappa italiana del Mondiale Endurance, per la quale il pilota ufficiale della Ferrari tornerà al volante della 296 LMGT3 del Cavallino: appuntamento a Imola dal 19 al 21 aprile. Rovera ha dichiarato dopo la vittoria colta sul circuito del Montmelò: “Ripensando al successo di Alcaniz lo scorso agosto evidentemente la Spagna porta bene al nostro equipaggio. Quest’anno l’extra-potenza concessa alle LMP2 rende il prototipo ancora più divertente da guidare, soprattutto quando funziona così bene come oggi. Abbiamo lavorato molto durante l’inverno per ottimizzarlo e penso che questo successo lo dimostri. Avevamo un grande ritmo e ora speriamo di confermarci nella prossima a Le Castellet, anche se ora torno a concentrarmi sul FIA WEC e sul prossimo weekend a Imola”. FIA WEC: 2 marzo 1812 km del Qatar; 21 aprile 6 Ore di Imola; 11 maggio 6 Ore di Spa; 15-16 giugno 24 Ore di Le Mans; 14 luglio 6 Ore di San Paolo; 1 settembre Lone Star Le Mans; 15 settembre 6 Ore del Fuji; 2 novembre 8 Ore del Bahrain. European Le Mans Series: 14 aprile 4 Ore di Barcellona; 5 maggio 4 Ore di Le Castellet; 7 luglio 4 Ore di Imola; 25 agosto 4 Ore di Spa; 29 settembre 4 Ore del Mugello; 19 ottobre 4 Ore di Portimao. GT World Challenge Endurance Cup: 7 aprile 3 Ore di Le Castellet; 29-30 giugno 24 Ore di Spa; 28 luglio 3 Ore del Nurburgring; 22 settembre 3 Ore di Monza; 23 novembre 6 Ore di Jeddah

Sito ufficiale di Alessio Rovera: www.alessiorovera.it

Fonte e foto Erregimedia

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In Catalogna la gara si decide all’ultimo giro. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) al Circuit de Barcelona-Catalunya alla sua quarta gara con BMW centra la sua prima vittoria con la Casa tedesca: in Gara 1 del Round Pirelli di Catalogna ha la meglio di Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati). Si decide tutto all’ultimo giro: questo per Razgatlioglu è il podio numero 117. BMW aveva vinto per l'ultima volta 902 giorni fa, nel 2021 in Tissot Superpole Race a Portimao mentre la sua ultima gioia sulla lunga distanza risale al successo datato 2013 e firmato da Chaz Davies al Nurburgring. IN LOTTA PER LA VITTORIA: duello all’ultimo giro Avvio di Gara 1 disastroso per Jonathan Rea (Pata Prometeon Yamaha) che scivola in ultima posizione e alla fine del primo giro torna ai box. Sam Lowes (ELF Marc VDS Racing Team) scatta benissimo dalla seconda fila e sembra pronto per lottare per il successo; in curva 5 all’interno si porta al comando, in quella che è la sua quarta gara nel WorldSBK. Lowes allunga sul turco ma in curva 10 perde l’anteriore della sua V4 R. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) non parte benissimo ma poi recupera e va in testa. A metà gara l’emiliano arriva ad avere quattro secondi di vantaggio ma poi inizia a perdere progressivamente nei confronti di Razgatlioglu che lo supera all’ultimo giro in curva 5. Con il secondo posto odierno Bulega va in testa al Campionato mentre Razgatlioglu entra a far parte dell’esclusivo club di piloti vincitori con tre Case diverse: nel suo caso sono Kawasaki, Yamaha e BMW. DALLA 14^ CASELLA AL PODIO: gran rimonta per Bautista che sale sul podio. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati) è stato penalizzato al termine della sessione di Tissot Superpole per aver guidato a bassa velocità sulla traiettoria ideale, venendo così retrocesso dall’11^ alla 14^ casella. Grazie a un gran passo gara e degli eccezionali sorpassi ne supera uno a uno, tra cui Michael van der Mark (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team) e Andrea Iannone (Team GoEleven) che arriva quarto a tre secondi dallo spagnolo. Locatelli è quinto davanti ad Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK). IN TOP TEN Danilo Petrucci (Barni Spark Racing Team) perde terreno nelle fasi finali e termina settimo davanti a Dominique Aegerter (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) e Michael van der Mark (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team), in calo nella seconda metà di gara. In top ten anche Axel Bassani (Kawasaki Racing Team WorldSBK). IN ZONA PUNTI: risultato deludente per il Team HRC su una pista in cui è sempre andata bene... Michael Ruben Rinaldi (Team Motocorsa Racing) è 11° e precede Garrett Gerloff (Bonovo Action BMW), seguito dai due piloti del Team HRC Iker Lecuona e Xavi Vierge, separati da soli 39 millesimi. La zona punti è completata da Remy Gardner (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team). Gli altri classificati Tarran Mackenzie (PETRONAS MIE Racing Honda) termina 16°: dietro di lui ecco Scott Redding (Bonovo Action BMW), Bradley Ray, Philipp Oettl (GMT94 Yamaha), Adam Norrodin (PETRONAS MIE Racing Honda) e Tito Rabat (Kawasaki Puccetti Racing) che è stato retrocesso di tre posizioni al termine della Superpole. Questi sono i primi sei alla fine di Gara 1 del WorldSBK, per la classifica completa clicca qui:

  1. 1. Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team)
  2. 2. Nicolò Bulega (Aruba.it Racing - Ducati) +0.868
  3. 3. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati) +5.338
  4. 4. Andrea Iannone (Team GoEleven) +8.543
  5. 5. Andrea Locatelli (Pata Prometeon Yamaha) +9.818
  6. 6. Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +11.190

Giro veloce: Sam Lowes (ELF Marc VDS Racing Team) 1'41.440

Foto e fonte World SBK

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Positiva chiusura di stagione per Aggressive Team Italia nel TCR Europe, in grado di confermarsi con entrambe le vetture nella top ten della serie continentale anche in occasione dell’ultima tappa stagionale svoltasi sul circuito catalano di Montmelò. La scuderia lombarda, presentatasi in questa circostanza al via con le Hyundai Elantra TCR N affidate a Levente Losonczy e Mauro Guastamacchia, ha infatti concluso il weekend con l’ungherese capace di centrare l’ottava posizione assoluta, mentre il pilota e team principal (al proprio esordio assoluto nel campionato) ha ottenuto una positiva decima posizione in gara-2. Risultati che, unitamente al nono e dodicesimo posto conquistati rispettivamente da Losonczy e Guastamacchia nella prima manche, hanno consentito ad Aggressive Team Italia di chiudere con un prestigioso quarto posto nella graduatoria riservata alle squadre, in quella che per la compagine di Siziano è stata la prima stagione completa disputata nell’impegnativo contesto europeo. Un risultato di grande rilievo, che conferma Aggressive Team Italia come una delle realtà di spicco nell’ambito delle competizioni TCR anche al di fuori dei confini nazionali, visti inoltre gli ottimi risultati raggiunti nel corso degli ultimi anni anche in ambito tricolore. Il fine settimana spagnolo si è aperto sul tracciato che ospita anche il Mondiale di Formula 1 con la giornata dedicata alle prove libere, nel corso della quale entrambi i piloti hanno lavorato in stretta sinergia con i tecnici del team al fine di individuare il migliore set-up sulle vetture. Alla propria prima presa di contatto con il circuito situato a breve distanza da Barcellona, ambedue i portacolori Aggressive Team Italia hanno evidenziato una costante escalation nel corso delle due sessioni, ponendo le basi per un’ottima sessione di qualifica. 
Nella sfida con il cronometro che ha determinato lo schieramento di partenza di gara-1, Losonczy si è reso autore di una prestazione maiuscola che lo ha collocato in settima piazza assoluta, immediatamente alle spalle dei piloti in lotta per il titolo e sicuramente dotati di un tasso d’esperienza nettamente superiore rispetto al giovane ungherese. Pur fallendo l’accesso al Q2, Mauro Guastamacchia si è comunque confermato su buoni livelli, incamerando ulteriore esperienza al volante della vettura coreana dopo il lungo periodo di inattività. Le due gare hanno confermato le buone sensazioni emerse durante le qualifiche. Al via di gara-1, Losonczy ha pagato dazio nel corso delle prime battute di gara al cospetto degli avversari, riuscendo comunque ad impostare un buon passo sino a concludere in nona posizione sotto la bandiera a scacchi, mentre Guastamacchia ha limitato il gap dal resto del gruppo chiudendo dodicesimo. La seconda prova ha fatto registrare un ulteriore step da parte di entrambi i piloti: l’ungherese ha lottato con il coltello tra i denti sin dalle prime fasi, chiudendo con una positiva ottava posizione immediatamente alle spalle dello spagnolo Pepe Oriola, mentre il driver lombardo si è distinto con una prova senza sbavature, grazie alla quale è riuscito a strappare un piazzamento in top ten, evidenziando la propria grande crescita messa in mostra nell’arco del fine settimana. Levente Losonczy (pilota Aggressive Team Italia): “Ho cercato di fare il massimo in entrambe le gare, lottando duramente con le Audi che però erano velocissime in rettilineo e dunque per me era impossibile poterle superare. Torniamo a casa comunque con un buon risultato complessivo e tanta esperienza accumulata durante questa mia prima stagione nel TCR Europe. Ringrazio Aggressive Team Italia perché mi ha messo a disposizione una macchina competitiva, il mio coach Gianni Morbidelli per il supporto fornito nel corso del fine settimana, l’Hungarian Motorsport Academy, mio padre e tutti i nostri partner! Adesso ci concentreremo sull’ultima tappa del TCR Italy, dove vogliamo chiudere al meglio una stagione positiva!” Mauro Guastamacchia (Team Principal Aggressive Team Italia): “Siamo contenti per il risultato finale del weekend, che ci ha consentito di accumulare ulteriore esperienza e di conquistare un ottimo quarto posto nella classifica riservata alle squadre. Per noi si tratta di un grande motivo di orgoglio e crediamo rappresenti soltanto un punto di partenza verso gli obiettivi che intendiamo porci in futuro. Levy ha lottato con cuore e grinta, mettendosi subito alle spalle di piloti che vantano anni di esperienza in questo campionato; per quanto mi riguarda è stata inevitabilmente una sorta di ‘gara test’, visto che oltre ad essere al mio debutto in questa serie provenivo da un lungo periodo nel quale inevitabilmente mi ero concentrato principalmente sulla gestione del team. Mi sono comunque divertito e desidero ringraziare tutto il team per l’eccellente lavoro svolto, consapevoli che anche questa esperienza ci aiuterà a crescere sotto ogni punto di vista”. Aggressive Team Italia tornerà in azione già nel corso del prossimo fine settimana, in occasione del round conclusivo del TCR Italy in programma sull’Autodromo ‘Enzo e Dino Ferrari’ di Imola dal 27 al 29 Ottobre. Fonte LiveGP Communication

Foto TCR Europe

Published in news 2023

 Mercedes contro Bmw, #88 contro #98 questa è la sfida pronta ad infuocare il circuito catalano di Barcellona. Cresce dunque l'attesa per l'ultimo decisivo round del GT World Challenge Europe Endurance 2023. Mancano solo 3h di gara alla fine di un campionato emozionante e sono solo due gli equipaggi a potersi contendere il titolo, separati solo da 18 punti in favore della Mercedes. I punti in gioco sono 26 compreso il punto addizionale per la pole position. Entrambi gli equipaggi hanno due vittorie a testa, la #88 nella 1000km del Paul Ricard e al Nurburgring  mentre la Bmw di Rowe racing a Monza e nella gara più importante dell'anno: la 24h di Spa. A Marcello/Gounon/Boguslavskiy (Akkodis Mercedes #88) basterebbe arrivare quinti in caso di vittoria e pole position di Eng/Yelloly/Wittman (Rowe Bmw #98). L'assenza di punti in Germania è costata la leadrship del campionato a Rowe che però punta a rifarsi in questa tappa spagnola, favorita da una maggiore velocità di punta da sfruttare sul lungo rettilineo di Barcellona. Occhio però che per la vittoria in una classe dove i distacchi sono così minimi tra i vari costruttori non si può escludere nessuno. Porsche e Ferrari sono i primi nella lista che puntano a vincere una gara nel 2023, il circuito particolare di Barcellona potrebbe favorire vittorie inaspettate dato che il sorpasso non è molto favorito. Nel 2022 fu Porsche di Dinamic con Cairoli/Bachler/Picariello a vincere, nel 2023 Porsche è rappresentato da Rutronik con Olsen/Preining/Heinrich uno dei principali contendenti alla vittoria. Nell'altra sponda Bmw nel team Wrt invece non se la passano molto bene, dopo aver dimostrato una buona velocita sia con la #32 (Vanthoor/Van der Linde/ Weerts) sia con la #46(Farfus/Martin/Rossi) non sono mai riusciti a concretizzare un buon risultato in gara soprattutto per una fortuna che sicuramente non è dalla loro parte. Audi Sport invece sta vivendo l'ultimo week end nel GTWCE Endurance in veste ufficiale, a fine anno si ritirerà dalle competizioni. Audi presenta sempre le stesse line up con Drudi/Feller/Marshall (Tresor Orange 1) molto veloci e competitivi, sicuramente se la giocheranno con i migliori, chiudono la compagine Niederhauser/Mies/Gachet (Sainteloc junior team) e Haase/Vervish/Pauwels (Comtoyou).

Testo Monzaspeed.it/Andrea Cappelletti

Foto Monzaspeed.it/Christian Proserpio

Published in news 2023

Grandi rimonte per i tre contendenti al titolo 2022 in Gara 1 del Round di Catalogna valido per il Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike: al Circuit de Barcelona-Catalunya Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati) parte quinto e vince allungando in classifica. Alle sue spalle arriva Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) mentre Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) deve fare i conti con un sabato complicato. GRANDI PARTENZE: sensazioni contrastanti per i magici tre Sia Bautista che Razgatlioglu firmano un’ottima partenza rispettivamente dalla quinta e dalla ottava casella. Lo spagnolo porta a casa una vittoria da autentico dominatore battendo Rea e Garrett Gerloff (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team), partito sesto: lo statunitense si regala una grande prestazione e conquista il suo miglior risultato della stagione. Razgatlioglu perde contatto da Bautista e poi viene passato da Rea, Gerloff e Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati) che lo supera al penultimo giro in curva 10. Bautista vince con 8 secondi e 665 millesimi di vantaggio: per lui si tratta del 25° successo nel WorldSBK, uno in meno rispetto al campione del mondo 2021 Razgatlioglu. Adesso lo spagnolo vanta nove vittorie stagionali e 44 punti di margine in classifica. Per Ducati è la gioia numero 385 nel WorldSBK e il 680° podio. Sesto podio in carriera per Gerloff e 325° per Yamaha. Gara ad alti e bassi per Rinaldi e Razgatlioglu Rinaldi parte decimo e arriva quarto: per lui questo è il decimo piazzamento tra i primi sette nelle ultime 11 gare tra cui cinque piazzamenti tra i primi quattro. Al momento il riminese è quarto in classifica. Quinto posto per Razgatlioglu che precede Iker Lecuona (Team HRC), partito dalla pole position e con gomma Pirelli SC0. GLI ALTRI IN TOP TEN  Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) arriva settimo dopo aver lottato nelle prime posizioni: alla fine precede Axel Bassani (Motocorsa Racing) – anche lui su gomma SC0 -, Andrea Locatelli (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) ed Eugene Laverty (Bonovo Action BMW), miglior pilota BMW; il nordirlandese torna in quella top ten che gli mancava da inizio stagione. GLI ALTRI IN ZONA PUNTI Loris Baz arriva 11° davanti a Xavi Vierge (Team HRC), Roberto Tamburini (Yamaha Motoxracing WorldSBK Team), Lucas Mahias (Kawasaki Puccetti Racing) e Christophe Ponsson (Gil Motor Sport-Yamaha) che chiude la zona punti. Alcune annotazioni da Gara 1 Kohta Nozane (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) termina 16° mettendosi alle spalle Oscar Gutierrez (TPR Team Pedercini Racing), Leandro Mercado (MIE Racing Honda Team) e Oliver Konig (Orelac Racing VerdNatura). itiro per problemi tecnici al primo giro per Philipp Oettl (Team Goeleven) mentre Luca Bernardi (BARNI Spark Racing Team) è caduto in curva 3 dopo essersi toccato con Michael van der Mark (BMW Motorrad WorldSBK Team). Il sammarinese è rientrato ai box mentre l’olandese ha proseguito la sua gara. Il contatto verrà valutato dopo la gara dai FIM WorldSBK Stewards. Scott Redding (BMW Motorrad WorldSBK Team) è caduto al primo giro mentre van der Mark si è ritirato a causa di un problema tecnico al nono giro. Questi sono i primi sei alla fine di Gara 2 del WorldSBK, per la classifica completa clicca qui: 

  1. 1. Alvaro Bautista (Aruba.it Racing – Ducati)
  2. 2. Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team WorldSBK) +8.665
  3. 3. Garrett Gerloff (GYTR GRT Yamaha WorldSBK Team) +9.289
  4. 4. Michael Ruben Rinaldi (Aruba.it Racing – Ducati) +10.783
  5. 5. Toprak Razgatlioglu (Pata Yamaha with Brixx WorldSBK) +13.568
  6. 6. Iker Lecuona (Team HRC) +13.655

Giro veloce: Alvaro Bautista (Ducati) – 1’41.823

Fonte www.worldsbk.com

Foto Monzaspeed.it/Christian Proserpio

Published in news 2022
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